Ormai da quasi due mesi ho superato l’esame da commercialista. Diciamolo bene. L’esame per l’abilitazione alla professione di Dottore Commercialista.
Un esame che richiede un lungo percorso di preparazione e che mi ha fatto tornare tra i banchi – virtuali – della mia università. In questo articolo parlerò di come ho superato l’esame da commercialista in Bocconi, come ho affrontato lo studio con qualche consiglio da parte mia e condividerò con voi il materiale che ho utilizzato per superarlo al primo tentativo.
- La giornata dell’esame: come è andato
- Quanto è difficile l’esame da commercialista?
- Quanti anni ci vogliono per diventare commercialista?
- Il contenuto dell’esame: quanto e cosa devo studiare?
- Come studiare per l’esame di stato: il metodo di studio
- Opinioni sul manuale Maggioli
- Appunti per la preparazione e domande delle commissioni
- Conclusioni
La giornata dell’esame: come è andato
Ultima sessione del 2023. Si vocifera che l’esame sarebbe stato nuovamente scritto da luglio 2024, rumor ancora non confermato per doveri di cronaca. Prendo l’occasione al volo e mi iscrivo.
Dove iscriversi? L’esame è ancora orale, ogni università offre la possibilità di connettersi da remoto. Ottimo, mi evito problemi con il lavoro e ho piena libertà riguardo al luogo nel quale sostenere l’esame.
È necessario scegliere la sede. Torno nella mia vecchia università sperando che i professori siano clementi o scelgo qualche altra sede dove il materiale (es. quesiti dei precedenti appelli) è più abbondante? I miei primi anni di lavoro si sono maggiormente concentrati sugli aspetti finanziari e contabili, a discapito di quella che è l’attività tradizionale di un commercialista: tasse e imposte. Decido di optare per la prima scelta.
Mai scelta fu più errata. Scherzo, ma forse non troppo. Mi ero illuso riguardo al fatto che non ci sarebbero state domande di diritto tributario. Metà esame è stato invece su questa materia. Mi sono comunque difeso adeguatamente. La durata dell’esame è stata maggiore rispetto a quella di altre università, probabilmente a causa dei pochi iscritti. Come vedremo di seguito eravamo solo 8 candidati, un’ora a testa.
Tra le undici e mezzogiorno sostengo l’esame. Alle ore 17 i risultati: tanta agitazione ma promosso.
Quanto è difficile l’esame da commercialista?
La difficoltà dell’esame è alta. Non si tratta di difficoltà legata alla comprensione delle nozioni. Le materie erano state quasi interamente affrontate durante il percorso di laurea.
La difficoltà l’ho trovata nella mole di informazioni da memorizzare.
Quello che i professori hanno cercato di trasmetterci durante il corso di formazione, sia per agevolare lo studio che per rendere utile l’apprendimento in vista della professione, è la necessità di fare collegamenti. Avere una visione di insieme è quello che viene richiesto per superare l’esame da commercialista.
La percentuale di superamento dell’esame da commercialista varia da università ad università. Rispondere alla domanda “quanti passano l’esame da commercialista” non è semplice. Un articolo del Corriere della Sera di qualche anno fa indicava come Bari, Venezia e Trento le sedi più selettive con una percentuale di superamento tra il 13 e il 20%. Napoli, Roma e Chieti assicuravano la promozione al 70-80% dei candidati. Sfortunatamente non esiste un registro pubblico che riepiloga i candidati e gli abilitati ma il tutto è demandato alle singole università.
Per quanto riguarda la Bocconi, eravamo in 8 candidati, di cui 6 promossi. Dati i pochi candidati l’esame è durato un’ora.
Da quello che mi è parso di capire la maggior parte degli studenti si è orientata per l’Università degli Studi Roma Tre, l’Università degli Studi di Napoli Federico II e l’Università degli Studi di Napoli Parthenope.
Non ho molte più informazioni a riguardo. Linkedin resta comunque un ottimo mezzo per sondare il terreno, soprattutto riguardo alle commissioni esaminatrici. Utilizzatelo, vi sarà utile.
Dove fare quindi l’esame da commercialista? La scelta spetta a voi, l’esame che ho sostenuto l’ho giudicato obiettivo. Le domande non mettevano in eccessiva difficoltà i candidati ma non erano al contempo una passeggiata.
Quanti anni ci vogliono per diventare commercialista?
Per potere candidarsi all’esame di stato da commercialista è necessario essere in possesso di una laurea magistrale, classe LM-77 (Scienze economico-aziendali) o LM-56 (Scienze dell’economia). Nella pratica qualsiasi laurea che non sia in finanza quantitativa o statistica dovrebbe andare bene.
È necessario poi svolgere un percorso di tirocinio della durata di 18 mesi, 6 dei quali possono essere completati prima della laurea. Da qui è possibile sostenere l’esame di abilitazione. Si tiene ogni 6 mesi, a luglio e novembre per le sessioni dell’anno 2023.
L’abilitazione ti rende un commercialista a tutti gli effetti? Penso che la professione sia da vivere. L’abilitazione rende il giovane professionista formalmente un commercialista ma l’esperienza e le conoscenze sono da acquisire sul campo. Nella migliore delle ipotesi, quindi, è possibile acquisire il titolo entro un anno dalla laurea.
Il contenuto dell’esame: quanto e cosa devo studiare?
Cominciamo con il cosa devo studiare. Raggrupperò le materie per prove, così come era prima della modalità orale introdotta a causa del COVID:
- Prima prova scritta: ragioneria generale e applicata, revisione aziendale, tecnica industriale e commerciale, tecnica bancaria, tecnica professionale, finanza aziendale;
- Seconda prova scritta: diritto privato, diritto commerciale, diritto fallimentare, diritto tributario, diritto del lavoro e della previdenza sociale, diritto processuale civile;
- Terza prova: contenzioso tributario e altre materie di cui sopra;
- Prova orale: sistemi informativi, economia politica, matematica e statistica, legislazione e deontologia professionale.
Sono molte materie, è necessario proprio per questo un metodo di studio adeguato. Nella prossima sezione ne parleremo meglio.
Caliamo ora il tutto in un contesto pratico. La scuola di preparazione della fondazione dei commercialisti di Milano si è concentrata su questi gruppi di materie, che a mio parere sono quelli da considerare maggiormente nella preparazione all’esame:
- Consulenza societaria: Diritto privato e commerciale
- Principi contabili nazionali e internazionali
- Finanza aziendale e revisione
- Operazioni straordinarie
- Diritto della crisi e dell’insolvenza
- Consulenza fiscale
L’esame, se orale in particolare, verterà sulla vostra area di specializzazione. Nonostante questo l’aspetto fiscale è sempre da prendere in massima considerazione. Consiglio quindi di focalizzarsi principalmente su questo, e da qui spaziare nei restanti cinque ambiti.
Diritto del lavoro non è quindi necessario? Sì e no. È necessaria una vista di insieme ma lo studio dei principi contabili è sicuramente più rilevante.
Arriviamo alla fatidica domanda: quanto devo studiare? Come abbiamo visto le materie da preparare sono molte. Cruciale è riuscire ad essere in grado di analizzare le singole operazioni sotto tutte le direttrici: fiscale, contabile, legislativa. Per fare questo serve tempo.
Ho iniziato a prepararmi per l’esame nel mese di aprile seguendo le lezioni offerte dalla fondazione dei dottori commercialisti di Milano. Si tratta di un corso che è tenuto in collaborazione tra Bicocca, Bocconi e Cattolica e ripartito in due semestri. Idealmente quindi sarebbe opportuno, al fine di coprire tutti gli argomenti, seguire il corso da febbraio a novembre.
Durante la pausa estiva ho utilizzato il manuale edito da Maggioli, principalmente per rafforzare gli aspetti di diritto tributario di cui ero carente soprattutto riguardo alla fase di accertamento e ricorso.
Da settembre ho intensificato lo studio con gli appunti delle lezioni della fondazione, il materiale universitario e le domande di preparazione raccolte dai colleghi praticanti nelle varie università. Il 21 novembre ho sostenuto l’esame.
Ho impiegato quindi 8 mesi in totale, di cui 3 focalizzati.
Penso sia fattibile preparare l’esame in 4 mesi se ci si dedica il tempo necessario (week-end compresi) e approcciando lo studio con il giusto metodo. È importante non sottovalutare la mole di informazioni da memorizzare e ripetere ripetere ripetere.
Come studiare per l’esame di stato: il metodo di studio
Non so quale sia il vostro livello di preparazione, che corsi abbiate frequentato prima del sostenimento di questo esame e il tempo a vostra disposizione. Se dovessi ritrovarmi a dover sostenere nuovamente l’esame, un po’ come è accaduto in un famoso film, affronterei così lo studio.
- Organizza il materiale
Prepara il materiale e ripartiscilo per macro-blocchi. Fai riferimento all’elenco puntato di cui sopra.
Come materiale per lo studio attivo ho utilizzato il manuale edito da Maggioli e gli appunti del corso della fondazione dell’ordine dei commercialisti di Milano. Supporta questo materiale, che costituirà il centro della tua preparazione, con i principi contabili nazionali editi dall’OIC, i libri universitari e i codici –il TUIR e il codice civile dovrebbe essere sufficiente.
Sono molto utili per chiarire dubbi e rinforzare le materie per le quali sei meno preparato.
- Acquisisci una visione d’insieme
Leggi e sottolinea il materiale della fondazione. Avrai così una vista di insieme su tutti gli argomenti. Utilizza il manuale Maggioli per andare nel dettaglio, accompagnandolo con gli appunti e libri universitari.
- Costruisci le mappe
Perfeziona quanto appreso precedentemente. Il perfezionamento avviene da un lato creando delle mappe di sintesi che ti permettono di collegare i diversi argomenti e dall’altro tramite la ripetizione dei concetti.
Aiutati anche con i principi contabili OIC, sono molto chiari e permettono di risolvere molti dubbi interpretativi. Mancano di sintesi, quindi non consiglio di utilizzarli come base per lo studio data la mole di informazioni da memorizzare.
- Ripeti ripeti ripeti
È molto importante allenare le capacità espositive. Questo sia in vista della prova orale, se sarà confermata anche per il prossimo anno, che per le prove scritte. Utilizza le mappe riassuntive costruite sulla base del manuale Maggioli per ripetere l’intero libro.
- Rifinisci e allenati
Immagino che arrivato a questo punto non sarà rimasto molto tempo a disposizione. Stimo un mese dall’esame.
Nel caso in cui l’esame sia tornato in modalità scritta è arrivato il momento di ripetere le prove passate.
Se l’esame sarà ancora in modalità orale sarà necessario ripassare i quesiti posti nelle sessioni precedenti.
Opinioni sul manuale Maggioli
Nella successiva sezione troverete gli appunti del corso della fondazione che ho utilizzato per lo studio e le domande delle varie commissioni universitarie che ho raccolto, sperando possano essere di aiuto ai futuri colleghi.
Nel frattempo avete a disposizione il Maggioli. Siete ancora in tempo per la preparazione dell’esame di luglio. Cominciate subito!
Il manuale Maggioli mi è sembrato un discreto manuale. Ha sicuramente degli aspetti da migliorare. Sia a me che ai miei colleghi è però risultato utile alla preparazione.
È diviso in vari capitoli che ti permettono di affrontare le varie materie di esame: apre con un introduzione di Diritto Privato, prosegue con Diritto Commerciale, affronta il Diritto della Crisi d’Impresa, il Diritto Tributario per poi concludere con le operazioni straordinarie.
La sezione dedicata a Diritto Commerciale è ottima. Una trasposizione riassunta del Campobasso. Essendo questo un buon manuale, il riassunto risulta di facile comprensione.
Diritto tributario è da migliorare. Se non si hanno già forti basi, essendo molto ridondante e ripetitivo, finisce nel perdersi in concetti di dettaglio e non consente di avere la visione di insieme di cui vi parlavo prima. Discreto per perfezionare lo studio, non mi è piaciuto come base, soprattutto con riguardo all’ordinario. Molto meglio il ricorso tributario e l’attività di accertamento. Bocciato Diritto Concorsuale, consiglio di saltare quanto contenuto nel manuale e studiare la materia sugli appunti della fondazione. Molto confusionario. Migliori gli aspetti legati alla valutazione d’azienda e le operazioni straordinarie.
Considerando che Diritto Commerciale è comunque ben fatto e Diritto Tributario è discreto nella sua impostazione, mi sento comunque di consigliare questo manuale. Potrebbe essere rifinito e migliorato in vari aspetti, questo è certo.
Rimane un ottimo strumento di supporto alla preparazione. Il solo corso di formazione della fondazione non lo ritengo sufficiente.
Appunti per la preparazione e domande delle commissioni
Come promesso di seguito trovate gli appunti delle lezioni della fondazione dei Dottori Commercialisti di Milano che ho utilizzato per la preparazione dell’esame da commercialista. Sono divisi in macro-aree in modo da agevolarvi lo studio per materia.
Non serve dire che non sono sufficenti. Utilizzateli per avere una visione d’insieme sul materiale da affrontare e usate il manuale Maggioli come base per lo studio. Sfortunatamente non sono riuscito a revisionare tutti gli appunti. Lo ammetto, avrebbe preso troppo tempo, ho desistito a conclusione del primo capitolo. Mi riservo quindi qualche piccola svista.
Ho allegato anche le domande delle varie commissioni che sono riuscito a recuperare. Queste sono molto utili per il completamento della preparazione.
Ecco il materiale:
- Modulo 1 – Consulenza societaria
- Modulo 1 – Principi contabili nazionali ed internazionali (non revisionato)
- Modulo 1 – Controllo e finanza aziendale (non revisionato)
- Modulo 2 – Operazioni straordinarie (non revisionato)
- Modulo 2 – Diritto concorsuale (non revisionato)
- Modulo 2 – Consulenza fiscale (non revisionato)
- Quesiti ripartiti per commissione (Bocconi, Cattolica, Parthenope)
Conclusioni
Siamo giunti alla conclusione di questo articolo. Vi ho raccontato come ho affrontato la preparazione di questo esame, quanto e cosa sia necessario studiare, il metodo di studio e una breve panoramica sul materiale da utilizzare.
Le informazioni da memorizzare sono tante e riuscire a collegare tutti i concetti non è facile. Ottenere questa abilitazione però è sicuramente un grande traguardo che consiglio a tutti.
Se avete qualsiasi domanda mi trovate qua sotto nei commenti o su LinkedIn. A presto e in bocca al lupo a tutti i praticanti!
Luca buongiorno,
sono passato per caso su questo sito, alla ricerca di informazioni circa gli etf di private equity, e mi sono messo a leggere più articoli. Che dire, sono a dir poco esaustivi, interessanti e completi (la bibliografia in calce all’articolo è la ciliegina sulla torta). Non ho una cultura economica finanziaria tale da comprendere ogni aspetto delle questioni di cui scrivi ma sicuramente di ogni argomento offri un quadro più che mai ampio e stimolante per una ricerca personale.
Tutti questi complimenti (più che mai meritati) solo per dirti grazie del tempo che dedichi a questo sito che offre a chi ci capita informazioni e formazione.
Marco
Grazie Marco/Eleonora, apprezzo veramente il tuo feedback
Ciao Luca, è da un pò di tempo che il tuo sito mi “chiamava”. Ho letto la tua storia appassionatamente e l’ho trovata molto stimolante; ti ringrazio per averla condivisa e per la generosità nell’aver incluso i tuoi appunti alla fine, I miei occhi brillavano di gioia mista ad incredulità!
Grazie del commento Roberto! In bocca al lupo con l’esame di stato, dita incrociate