A metà Ottobre 2022 mi sono ritrovato con un’ottima offerta di lavoro da una grossa multinazionale negli uffici di Zurigo, in Svizzera. Anzi, precisiamo, nella Svizzera tedesca. Il primo di Novembre ero in un hotel in città, prenotato qualche giorno prima. Immagino che non serva dire che ero senza una casa.
Dopotutto quanto può essere difficile trovare una sistemazione a Zurigo? Ho ricapitolato in questo articolo gli step che ho dovuto affrontare per trasferirmi in Svizzera con discreto successo. Spero possa evitare anche a voi un decreto di espulsione. Si, presto vi racconterò anche di questo.
Ecco cosa troverai in questo articolo:
Come sono finito qui?
Torniamo indietro di qualche mese. Siamo nell’Agosto 2022, la mia ragazza lavorava in Coca Cola mentre io da quasi un anno collaboravo con un prestigioso studio di commercialisti nella divisione finanziaria. Entrambi vivevamo a Milano. Mi ero laureato da qualche settimana ed ero pronto per la pausa estiva.
Quasi per gioco, su suo consiglio, ho inviato due curriculum in Svizzera. Più precisamente a Lugano, nel Canton Ticino. Dopotutto la Svizzera è solo ad un’ora di distanza da Milano e gli stipendi sono di circa il doppio. Perché non provare? Ho ricevuto risposta negativa da una di queste due richieste: per gli uffici di Lugano era richiesto il tedesco. Lingua che io non parlo. Sono però stato trasferito agli uffici di Zurigo nella Svizzera tedesca. La posizione era interamente in inglese e i colloqui sono stati molto positivi.
A metà Ottobre ho ricevuto la proposta di assunzione e il 1° di Novembre ero in ufficio. Dove risiedevo? In un hotel che affacciava sulla stazione, non c’era stato molto tempo per trovare casa, soprattutto a distanza.
Documenti necessari per trasferirsi in Svizzera
La tanto bistrattata Unione Europea o meglio, l’Area Economica di Libero Scambio, ha permesso la libera circolazione di persone in Svizzera a tutti i cittadini europei. È quindi possibile entrare in Svizzera senza visti particolari. È necessaria la sola carta d’identità.
Una doverosa distinzione, che mi era sfuggita all’epoca se devo essere onesto.
Dall’accesso nel paese si ha un periodo di tre mesi, rinnovabile di ulteriori tre per anno civile nel quale è possibile cercare lavoro.
Una volta trovato il lavoro, se di breve durata, quindi inferiore a tre mesi o minore di 90 giorni per anno civile è necessaria la sola notifica da parte del datore di lavoro entro il giorno precedente dall’inizio dell’attività lavorativa.
Se il lavoro è di durata superiore a tre mesi, come nel mio caso, è necessario richiedere al più presto il permesso di soggiorno presso il comune di domicilio in Svizzera prima dell’inizio dell’attività. Non si applica quindi la tolleranza dei tre mesi legata alla circolazione nel territorio. È necessaria l’immediata registrazione al comune. Questo implica: avere un contratto di locazione superiore a 30 giorni e una dichiarazione di assunzione del datore di lavoro.
Eccoci arrivati al decreto di espulsione. È prevista una procedura che permette al dipendente di svolgere l’attività lavorativa per un periodo di massimo 30 giorni senza un’effettiva registrazione al comune. Peccato che, superato questo termine, si venga espulsi dal paese.
È iniziata quindi una corsa alla ricerca di un alloggio stabile nel successivo mese. Dopo circa 150 domande inviate (è un mercato decisamente competitivo) e innumerevoli visite, sono riuscito a regolarizzare con una decina di giorni di anticipo la mia posizione.
Permesso di soggiorno in Svizzera
Ricapitolando: non è richiesto un permesso di soggiorno o un visto di ingresso per i cittadini dell’Unione Europea nel caso di ricerca di lavoro (fino a 90 giorni) e per un lavoro di breve durata (inferiore a 90 giorni). Se non si rientra in queste casistiche è necessario ottenere un permesso di soggiorno tramite la registrazione al comune svizzero di competenza. Nel cantone di Zurigo si chiamano alternativamente Kreisbüro se interni alla città di Zurigo o Stadtbüro se esterni. Io, ad esempio, mi sono registrato allo Stadtbüro di Schlieren.
Per i cittadini di paesi UE sono previste 4 tipologie di permessi di soggiorno:
- Permesso di soggiorno L: riservato ai dimoranti temporanei, quindi con un contratto di lavoro compreso tra tre mesi (i 90 giorni di cui parlavamo prima) e l’anno
- Permesso di soggiorno G: riservato ai frontalieri, quindi quei cittadini che lavorano in Svizzera ma sono residenti in un paese UE rientrando nel luogo del proprio domicilio almeno una volta alla settimana
- Permesso di soggiorno B: il permesso di dimora è assegnato ai cittadini UE che soggiornano in Svizzera a lungo termine e per uno scopo determinato. In linea di massima è quindi necessario avere un contratto di lavoro con durata maggiore di un anno o indeterminato. Ha una durata di cinque anni.
- Permesso di soggiorno C: il permesso di domicilio, tanto agognato dai non svizzeri. Permette di dimorare in Svizzera senza vincoli lavorativi e senza scadenza. È concesso dopo una dimora di cinque o dieci anni in territorio elvetico.
Ho semplificato, è possibile ottenere un permesso di soggiorno B anche nell’ipotesi in cui non si stia svolgendo un’attività lucrativa (ad esempio si risiede in svizzera per motivi di studio).
La mattina stessa in cui ho firmato il contratto di affitto, mi sono recato al comune. Nei primi due mesi sono stato residente a Zurigo, quindi ho cercato sul sito della città di Zurigo il municipio di riferimento. Ho prenotato un appuntamento e ho effettuato la procedura di registrazione di cui vi parlavo. Per la registrazione è stato necessario presentare:
- la carta d’identità o alternativamente il passaporto
- il contratto di affitto
- il contratto di lavoro con indicazione della durata dell’impiego. Se non presente è necessaria una dichiarazione del datore di lavoro a tal proposito.
Durante la registrazione viene automaticamente prenotato anche l’appuntamento all’ufficio immigrazione dove potrete fare il permesso di soggiorno. Pagate le dovute tasse per l’elaborazione della pratica (si, ogni volta che ci si reca in comune è bene avere la carta di credito sottomano) ho dovuto aspettare l’appuntamento per la raccolta dei dati biometrici.
Non è richiesta l’assicurazione sanitaria per effettuare la registrazione. Il permesso di soggiorno ha effetto retroattivo dalla prenotazione dell’appuntamento, si potrà quindi lavorare fin da subito in Svizzera. Il permesso vi verrà spedito all’indirizzo di prima registrazione.
Nel mese di dicembre mi sono trasferito da Zurigo a Schlieren. Mi sono dovuto recare al primo appartamento per ritirare il documento, che viene spedito a mezzo raccomandata dopo qualche mese.
Piccola attenzione: la procedura di registrazione premette che voi non siate già registrati in qualche altro comune svizzero, quindi proveniate dall’estero. Se dovete cambiare città, ma suppongo questo si applichi anche tra municipalità e municipalità, è necessario effettuare la de-registrazione da un comune e la successiva registrazione all’altro.
La registrazione non è infatti possibile in assenza del documento che provi la de-registrazione. Non so se ringraziare o meno l’efficienza svizzera. Una procedura automatica mi avrebbe risolto qualche corsa, ma questo piccolo inconveniente non ha preso più di qualche ora. Tempo medio di attesa prima di svolgere qualsiasi pratica in un ufficio pubblico a Zurigo: qualche minuto.
Assicurazione sanitaria in Svizzera
In Svizzera il sistema sanitario è ibrido: un misto tra presenza statale e libera concorrenza. Il funzionamento si basa su centri ospedalieri in parte privati e in parte statali. La legge svizzera impone la stipula di un’assicurazione sanitaria (assicurazione malattie di base) per tutti i domiciliati entro 90 giorni dall’entrata nel paese. Ogni mese sono pagati i premi alla cassa malati di riferimento (l’assicurazione per intenderci).
Altro consiglio: fatela subito se intendete domiciliare all’interno del paese per più di 90 giorni. Questo per due motivi. La data di stipula dell’assicurazione ha effetto retroattivo. Ha infatti effetto dalla data di registrazione. Sarà quindi necessario pagare le mensilità passate, anche quando il “rischio assicurativo” è inesistente, essendo per l’appunto già trascorse. Se non provvedete a scegliere un’assicurazione, sarà il comune svizzero ad assegnarvene una, e di certo non è la più conveniente.
Il sito comparis.ch permette di trovare quella più conveniente. I premi mensili sono agevolati per chi ha un’età inferiore ai 25 anni e dipendenti dalla franchigia scelta.
Il sistema è basato sulle franchigie, quindi un importo annuale sempre a carico dell’assicurato (per evitare “l’effetto buffet”). La franchigia scelta può andare da un minimo di 300 franchi a un massimo di 2500 franchi. Naturalmente il premio dell’assicurazione sarà crescente al diminuire della franchigia.
È possibile aggiungere alla polizza base delle assicurazioni complementari che includono tra l’altro la copertura completa delle spese di trasporto in ambulanza o l’applicazione degli stessi listini di prezzo al di fuori del cantone di residenza.
Per darvi un’idea spannometrica, un assicurazione base molto economica con alcuna copertura complementare e una franchigia di 2500 franchi, per un giovane sotto i 25 anni costa circa 150-200 franchi. Superati i 25 anni il costo sale tra i 200 e i 300 franchi.
La stipula di una polizza sanitaria permetterà di ottenere un codice identificativo, stampato per l’appunto sulla vostra tessera sanitaria. Questa tessera vi verrà recapitata a casa dopo qualche settimana dalla registrazione. Il codice sanitario è spesso richiesto per la de-registrazione o la registrazione telematica. In assenza è necessario recarsi fisicamente presso il comune di riferimento.
Come trovare una casa a Zurigo
Grandissimo punto dolente di Zurigo. Le case a Zurigo non ci sono e non ho ancora ben capito il motivo. È una città che offre tanto, soprattutto sotto il punto di vista lavorativo.
Le case però sono praticamente assenti. Alcuni dicono sia legato ai permessi a costruire, altri al basso rendimento comparato al costo degli immobili. Il problema è comunque presente ed è decisamente più grave di Milano. Armatevi di tanta pazienza.
È difficoltoso, infatti, per chi proviene dall’estero riuscire a concludere un contratto.
Molto spesso, nei moduli di affitto, viene richiesto il permesso di residenza. Cosa non possibile se non si ha già un’abitazione in Svizzera essendo prerequisito per l’ottenimento.
Il funzionamento delle visite è differente rispetto all’Italia. Vengono organizzati degli “open-house” dove chi è interessato a visitare l’immobile può partecipare. Spesso è l’inquilino che risponde a tutte le domande del caso, l’agente immobiliare si occupa solo della gestione della pratica. Ho preso parte ad alcune visite dove erano interessate oltre 20-30 persone all’immobile.
Tra le particolarità inoltre è richiesto la compilazione di un formulario dove si dichiarano i propri dati personali, a cui si allega il proprio contratto di lavoro e si accetta il pagamento di una penale (intorno ai 200 franchi) nel caso in cui si venga selezionati ma non si concluda il contratto. Il formulario di solito lo si può ritirare al termine dell’open-house. Una lettera di motivazione viene spesso apprezzata.
Come trovare quindi casa? Un buon compromesso per i primi mesi è, se abbastanza giovani, di ripiegare sulle locazioni con coinquilini. Si subaffitta una stanza e vengono spesso meno molti requisiti, tra cui il permesso di soggiorno. In alternativa esistono degli immobili dedicati agli affitti brevi, il canone mensile però è spesso raddoppiato rispetto ad una normale locazione.
Meno l’immobile è accessibile a terzi, maggiore sarà la probabilità di venire selezionate. Per la ricerca quindi l’utilizzo di “conoscenze” è spesso l’arma migliore. Sfruttate al meglio i colleghi che avete in ufficio o precedenti amicizie con persone che risiedono in Svizzera. In alternativa i gruppi Facebook hanno funzionamento molto bene nel mio caso, in particolare per le stanze in affitto (menzione a “Cerca & Trova – studenti ticinesi d’oltralpe” per l’attuale sistemazione).
Le stanze in affitto sono chiamate “WG”, se negli annunci leggete WOKO fanno riferimento a sistemazioni dedicate esclusivamente a studenti. Ottima sempre per la ricerca di stanze l’applicazione WG Zimmer, molto spartana se visitata da computer, funzionale se utilizzata da cellulare. La versione premium costa qualche euro al mese ma permette di ricevere le notifiche ad ogni nuova pubblicazione.
I portali online sono stati, almeno per Zurigo, una grande delusione. Flatfox.ch e Homegate.ch sono i più in voga ma, dato che sono utilizzati da tutti, la chance di trovare un appartamento è assai limitata. In Ticino tutti.ch è un portale di annunci equivalente al nostro subito.it che ha dato ottimi frutti ad un mio collega.
La situazione è quindi molto dipendente dal cantone in cui cercate. Per le sublocazioni non è chiesta alcuna commissione. Solitamente gli immobili sono gestiti da grossi fondi di investimento e le procedure di registrazione dei contratti possono essere gestite telematicamente.
Iscrizione AIRE
Se siete cittadini italiani, per completare il trasferimento della vostra residenza è necessario iscriversi all’AIRE: l’Anagrafe italiani residenti all’estero. E’ un registro tenuto dall’ultimo vostro comune di residenza per cui la registrazione è obbligatoria se si ha intenzione di trasferire la propria residenza all’estero per un periodo superiore a 12 mesi. Le principali implicazioni dell’iscrizione all’AIRE sono tre:
- si potrà votare dall’estero, ricevendo la tessera elettorale che permetterà di esprimere la propria preferenza per corrispondenza;
- l’assistenza sanitaria italiana verrà sospesa: tra l’altro non si avrà più a disposizione il medico di famiglia
- non si sarà più residenti fiscalmente in Italia nel rispetto delle altre condizioni definite dall’art. 2 del TUIR. Non saranno quindi più dovute imposte sui redditi generati all’estero.
Vi basti sapere che è una procedura obbligatoria da portare a termine entro 90 giorni dal trasferimento. È possibile svolgerla presso il proprio consolato di riferimento (nel mio caso il Consolato di Zurigo) o tramite il proprio comune di residenza italiano. E’ necessario a prescindere interfacciarsi con il Consolato anche nel caso in cui la domanda venga presentata al comune di residenza italiano, essendo per l’appunto necessario un modello definito “Cons01”.
Come spero avrete fatto per le case, armatevi di tanta pazienza. Il consolato di Zurigo non è immediato come invece mi è stato riferito di altri, come per esempio quello di Lugano. La procedura telematica tramite il portale FAST, almeno nel mio caso, è stata bellamente ignorata per circa 2 mesi dalla presentazione. Recandosi fisicamente nel consolato è possibile procedere allo sblocco e all’effettiva registrazione AIRE.
Alcuni comuni italiani permettono di svolgere direttamente dal proprio sito internet la procedura di registrazione, quindi al di fuori del portale dei consolati. Come vi dicevo è comunque necessario l’ottenimento di un documento consolare.
Nel caso in cui il portale FAST non dovesse produrre risposta in tempi celeri, interfacciarsi fisicamente con il consolato è necessario.
Conclusioni
Ci sono molte attenzioni e accortezze da considerare in un trasferimento all’estero, specialmente in uno stato non appartenente all’Unione Europea come la Svizzera. Molti aspetti nel trasferimento, in particolare se svolti in modo veloce a causa della mancanza di tempo possono sfuggire e presentare complicazioni successivamente.
Le implicazioni fiscali (tra cui figura l’iscrizione all’AIRE) sono un aspetto molto delicato da tenere in considerazione nel trasferimento. In futuro sicuramente ci dedicherò un articolo.
Siamo giunti al termine, spero che qualche consiglio a seguito della mia esperienza di trasferimento in Svizzera vi sia stato utile. Se avete qualsiasi domanda fatemi sapere nella sezione dei commenti che segue. A presto!
Fonti e approfondimenti
- https://www.ch.ch/it/lavoro/lavorare-in-svizzera-come-straniero/#per-i-cittadini-di-uno-stato-membro-dellueaels
- https://www.ch.ch/it/documenti-e-estratti/permesso-di-soggiorno/
- https://www.sem.admin.ch/sem/it/home/themen/fza_schweiz-eu-efta/eu-efta_buerger_schweiz/factsheets.html
- https://serviziconsolarionline.esteri.it/ScoFE/services/service-info.sco?serviceId=92
- https://serviziconsolari.esteri.it/ScoFE/index.sco
Ciao,
Ho letto la tua guida e ho notato che dopo la registrazione in comune ti hanno fissato l’appuntamento all’ufficio immigrazione e poi hai dovuto aspettare l’appuntamento per la raccolta dei dati biometrici.
Io sono stata al comune e ho fatto la registrazione ed effettivamente mi hanno fissato l’appuntamento con l’ufficio immigrazione. Questo appuntamento è però relativo alla raccolta dei dati biometrici. Significa che contestualmente avvieranno anche la procedura per il rilascio del permesso di soggiorno? Oppure per il permesso di soggiorno devo prendere io un appuntamento a parte?
Grazie mille per l’aiuto
Ciao Dalila, è tutto automatico. Contestualmente alla raccolta dei dati biometrici ti chiederanno di presentare alcuni documenti per finalizzare la pratica (es. prova che il contratto di lavoro abbia una durata superiore ai 12 mesi – immagino tu stia chiedendo il permesso B). Se ci sono problemi procedono con la raccolta dei dati biometrici e ti lasciano un indirizzo email per fornire quanto mancante. E’ tutto automatico. Il processo di richiesta del permesso di soggiorno lo hai avviato quando sei andata in comune. Finita la raccolta dei dati biometrici, se è tutto in regola, ti invieranno a mezzo corriere il documento a casa. Attenta quindi all’indirizzo che fornisci!
Ciao Luca,
molto interessante il tuo resoconto.
Sono stato in Svizzera qualche settimana per lavoro negli anni passati (la mia azienda ha una filiale li) e ho potuto constatare l’enorme differenza nelle retribuzioni anche parlando con colleghi omologhi (io lavoro in Germania e non si sta male, ma gli stipendi svizzeri sono qualcosa di incredibile).
La mia domanda è relativa ai costi da te menzionati per le assicurazioni sanitarie: gli importi citati sono mensili? oppure annuali?
Grazie e auguri per la carriera professionale.
Aldo Caprini
Ciao Aldo. Scusami se ti rispondo solo ora ma non ho avuto troppo tempo da dedicare al sito in questo ultimo periodo. L’assicurazione sanitaria per una persona adulta (età maggiore di 25 anni) va da circa 300 a 500 franchi mensili a seconda delle coperture supplementari (le cosiddette complementari) e la franchigia scelta. Spero di esserti stato di aiuto!
Ciao,
Dato che si tratta di una guida recente provo a porti una domanda : sai che tipo di permesso si deve chiedere / procedure fare per venire ad abitare in Svizzera ma continuare a svolgere un’attività di freelance unicamente in un altro paese UE è unicamente a distanza ?
Grazie
Ciao Francesca, non ho ancora approfondito i requisiti migratori di un freelance essendo stato assunto come dipendente. Ti consiglierei quindi di rivolgerti ad un avvocato locale per affrontare la pratica di immigrazione.
Ti do nel frattempo qualche input. Se non vuoi risiedere in Svizzera stabilmente non ti serve alcun permesso di soggiorno. Sfrutterai il principio di libera circolazione tra UE e Svizzera e resterai residente nel tuo attuale paese. Diversamente, se vuoi risiedere in Svizzera, sarà necessario ottenere un permesso ed esercitare l’attività in Svizzera per il tramite di una “P.IVA locale”, che sia una ditta individuale o una società. Fammi sapere se ti sono stato di aiuto!
ciao
molti stati prevedono un visto per lavoratori che possono operare ovunque. anche al di fuori del loro paese.
ad esempio tutti i lavori svolti on line con computer.
in molti paesi e richiesto un certo importo sul conto in banca.
Fa molto piu comodo avere intestati a proprio nome una srl ed essere il titolare.
Avrai però un diritto temporaneo di permanenza. Per avere un permesso di residenza fisso, dovrai spostare la SRL legalmente a zurigo o in altri cantoni
Buongiorno, mi sapresti dare informazioni per quanto riguarda il trasferimento di genitori non sposati con un figlio a carico? Grazie